Un unico software per la misurazione 3D

 

­Quando Bruno Presezzi SpA, specialista nelle lavorazioni meccaniche, ha voluto aggiungere la scansione 3D per il controllo dimensionale agli altri sistemi già in uso, ha scelto PolyWorks®. Perché? Per la praticità di avere un unico software per tutti gli strumenti di misura utilizzati.

Nata in Brianza circa settant’anni fa come una piccola officina meccanica, Bruno Presezzi è oggi una SpA che impiega circa 200 dipendenti. Arrivata alla sua seconda generazione con Alberto Presezzi, attuale proprietario, questa florida azienda di Burago Molgora opera nel settore metalmeccanico. Uno dei core business sono le lavorazioni meccaniche di componenti di grosse dimensioni, con tolleranze molto accurate. I campi applicativi sono i più svariati, anche se è quello energetico a spiccare. A fianco delle lavorazioni meccaniche c’è una divisione di carpenteria, dedicata sempre a pezzi di grandi dimensioni. A questi due ambiti si è aggiunta una divisione che progetta e realizza impianti per colate di alluminio. Infine, qualche anno fa Bruno Presezzi ha assunto il controllo di Franco Tosi Meccanica, storica impresa dedicata alla produzione di impianti per compressori, turbine a vapore e idroelettriche. Parliamo quindi di una realtà imponente e variegata, con al proprio interno strutture operative che seguono la progettazione, l’assemblaggio, la lavorazione meccanica e la carpenteria, e tutto quello che ruota attorno. Pensiamo in particolare ai controlli di qualità dimensionali, che l’azienda esegue sul 100% della produzione. Ed è proprio in questo ambito che un paio di anni fa è nata la collaborazione con PolyWorks Europa Italia, specialista nelle soluzioni software di metrologia 3D intelligente. Ne abbiamo parlato con Sem Fantauzzi, Responsabile del Controllo Qualità in Bruno Presezzi. 

 

Qual è l’esigenza che vi ha spinti a rivolgervi a PolyWorks?

“Principalmente la volontà di soddisfare le richieste dei clienti. Soprattutto per quanto riguarda le lavorazioni meccaniche infatti, vanno sempre più alla ricerca di dettagli e precisione, in particolare per quanto riguarda le tolleranze geometriche, lineari e degli assiemi. Abbiamo così deciso di introdurre la scansione 3D come nuova frontiera tecnologica. Il nostro primo strumento è stato un laser tracker di FARO. In quest’ottica, negli ultimi due anni abbiamo investito fortemente per rinnovare gli strumenti di misura. Così abbiamo acquistato una CMM serie Kronos di COORD3, e lo scanner CMM ottico MetraSCAN Black™|Elite di Creaform. Con quest’ultimo in particolare possiamo acquisire la situazione completa dei componenti che produciamo. Lo utilizziamo soprattutto per le carpenterie e i componenti grezzi. Il vantaggio principale è che non dobbiamo più eseguire la tastatura in macchina: facciamo la scansione del pezzo grezzo, e se non risulta adatto per ottenere quello finito, passiamo al pezzo successivo senza perdere tempo e denaro. Inoltre, a differenza della tastatura che è sempre di un numero limitato di punti, con una scansione 3D otteniamo una nuvola di milioni di punti, evidenziando difetti o anomalie prima impossibili da analizzare. Ed è qui che entra in gioco PolyWorks. Ognuno dei tre strumenti di misura in uso aveva il proprio software nativo. Col tempo però, la gestione di tre software diversi da parte degli operatori è diventata complicata, calcolando anche ulteriori training di formazione. Eravamo quindi alla ricerca di una piattaforma universale che potesse gestire tutti gli strumenti con un unico software. Dopo una ricerca approfondita abbiamo deciso di rivolgerci a PolyWorks.”

Sem Fantauzzi, Responsabile del Controllo Qualità in Bruno Presezzi.

Come mai questa scelta?

“Perché PolyWorks si dedica esclusivamente alle soluzioni software, e a tutte le tematiche satelliti. Nella scelta è stato fondamentale poter impiegare lo stesso software su tutti gli strumenti di misurazione 3D. E da un anno, PolyWorks è operativa al 100% in tutti i nostri controlli dimensionali. A questo si aggiunge un altro vantaggio: poter impiegare più strumenti nello stesso progetto di misura. Ad esempio, quando un componente ha dimensioni e caratteristiche che si possono controllare con una scansione o una nuvola di punti, ma per un controllo più accurato all’interno serve un laser tracker, nello stesso ambito di lavoro possiamo unire le misure. Il software infatti funziona con tutti gli strumenti, e tutti gli strumenti funzionano nello stesso work-space, grazie a una serie di misure customizzate che si possono aggiungere.”

Controllo finale con laser tracker FARO di una cassa di scarico di una turbina a gas.

Immagino la formazione del personale abbia giocato un ruolo importante quando avete approcciato questa nuova tecnologia.

“Assolutamente sì, e lo riveste tuttora. Ogni ispettore di qualità che esegua controlli dimensionali viene formato dai tecnici PolyWorks Europa Italia. E quando assumiamo un nuovo addetto, prevediamo un corso iniziale per fornirgli subito la conoscenza di base del software. A questo poi si aggiunge il supporto tecnico, che non è finalizzato a una mera manutenzione del software, ma a trovare soluzioni. Una collaborazione continua con un esperto in un percorso di accompagnamento per massimizzare le possibilità. Impiegando il software su tre strumenti diversi, questo supporto è stato essenziale per noi, soprattutto all’inizio. E oltre alla praticità di cui possiamo godere ogni giorno, PolyWorks ha aperto le porte ad analisi e controlli che prima non eravamo in grado di fare. Il software infatti è completo in tutte le analisi e in tutte le strutture su cui andiamo ad agire. Ci ha quindi allargato gli orizzonti sul tipo di controllo richiesto e sui bisogni dei nostri clienti.”

Può farci qualche esempio applicativo?

“Parliamo sempre della combinazione fra acquisizione e analisi dei dati, che non potrebbero esistere l’una senza l’altra. Piccola premessa: noi di solito produciamo pezzi singoli. Un progetto però prevedeva la realizzazione di 48 pale direttrici per la centrale idroelettrica di Isola Serafini sul fiume Po. Grazie all’assistenza di PolyWorks, abbiamo adattato il programma per controllare il primo pezzo, in modo da poterlo utilizzare con tutti i pezzi successivi. Abbiamo così evitato di dover ricreare un nuovo programma per ogni nuovo componete. Un altro esempio riguarda l’analisi di tolleranze geometriche sui dischi turbina, che possono avere decine e decine di cave porta palette dalle forme particolari. Con PolyWorks abbiamo creato delle macro: fatto il controllo della prima cava, potevano essere moltiplicate in automatico per tutte le altre cave. La possibilità di creare macro infatti è sempre prevista, anche nelle versioni base del software. Si possono creare sia insieme al supporto tecnico, sia in autonomia se si hanno le competenze necessarie. Sul sito sono disponibili centinaia di macro da scaricare in base alle proprie esigenze applicative. Una versatilità che apprezziamo molto.”